IL MANUALE DI AUTOCONTROLLO DELLE PISCINE AD USO NATATORIO

In Italia la normativa di riferimento in merito agli aspetti igienico-sanitari per la costruzione, la manutenzione e la vigilanza delle piscine ad uso natatorio è rappresentata dall’ Accordo Stato Regioni 16/01/2003 e dal successivo Accordo Interregionale 16/12/2004.

All’ interno di ciascun impianto Il titolare deve nominare: il responsabile della piscina, il responsabile degli impianti tecnologici e l’assistente ai bagnanti (fanno eccezione i casi indicati nei regolamenti regionali).

Ai fini di garantire il mantenimento delle condizioni di sicurezza igienico sanitaria a tutela degli utenti, ogni piscina deve essere dotata di un piano di autocontrollo che, mediante analisi e monitoraggio dei processi e dei punti critici, assicuri il costante rispetto delle condizioni di sicurezza e consenta l’attuazione, in caso di necessità, degli interventi correttivi in modo rapido ed efficace.

Il documento deve essere redatto secondo i seguenti principi:

• analisi dei potenziali pericoli igienico – sanitari per la piscina;
• individuazione dei punti o delle fasi in cui possono verificarsi tali pericoli e definizione delle relative misure preventive da adottare;
• individuazione dei punti critici e definizione dei limiti critici degli stessi;
• definizione del sistema di monitoraggio;
• individuazione delle azioni correttive;
• verifiche del piano e riesame periodico.

Il responsabile della piscina deve mantenere costantemente aggiornata la documentazione e le registrazioni delle attività compiute in applicazione del piano di autocontrollo.

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